Saluto all’evento Mida Accademy su salute, innovazione e IA

Dicembre 15, 2021
Generale

Voglio innanzitutto ringraziare Mida Academy che ormai da diversi anni promuove queste importanti occasioni di confronto e approfondimento sui temi della salute, dell’innovazione digitale, dell’utilizzo dell’Intelligenza artificiale che anche con l’accelerazione impressa dall’emergenza sanitaria sono diventati centrali e prioritari in tutte le agende dei singoli governi, parlamenti a livello europeo e internazionale.

Avere intorno a un tavolo tante personalità del mondo scientifico e accademico riunite per discutere proposte, soluzioni innovative che, anche con il contributo dell’intelligenza artificiale e potendo contare su risorse e investimenti del Pnrr, serviranno alla transizione anche del sistema sanitario, rappresenta a mio avviso una grande opportunità anche per i decisori politici e le istituzioni.

La presenza di esperti di diritto ed economia, peraltro, è un indice importante della consapevolezza che l’approccio integrato tra varie discipline è quello che serve per analizzare e affrontare le grandi tematiche con cui, a livello globale, ogni Paese si deve confrontare.

Il progresso tecnologico applicato ai diversi campi, in questo caso la medicina, la ricerca e in generale la salute, richiede di essere accompagnato da un’adeguata formazione ma anche da norme aggiornate a questa evoluzione. L’applicazione della robotica alla medicina chiama in causa il tema della responsabilità dei diversi soggetti che operano nel settore: medici, progettisti, ingegneri, tecnici ecc.

Un tema su cui il legislatore dovrà intervenire per garantire operatori ma anche pazienti/cittadini anche sulla base della Risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2020 recante raccomandazioni alla Commissione su un regime di responsabilità civile per l’intelligenza artificiale.

Propongo a questa assemblea di considerare alcune parole. La prima: formazione. In ogni campo e ambito il Covid ha imposto un’accelerazione sulla formazione del personale. Per governare le grandi transizioni che con il Pnrr abbiamo assunto – ambientale e digitale in primis – c’è bisogno di formare e di aggiornare lavoratrici e lavoratori per metterli in condizione di garantire quegli standard di professionalità oggi richiesti e quindi di aggiornarsi continuamente per stare al passo dei cambiamenti tecnologici.

La seconda parola è: prossimità. La visione ospedalecentrica è quella che ha provocato soprattutto nella prima fase pandemica la crisi di tenuta dei nostri ospedali tutti riconvertiti in strutture Covid per poter accogliere i tanti contagiati lasciando in lista d’attesa per esami e cure molti importanti tante altre persone affette da diverse patologie anche molto gravi.

Le cittadine e i cittadini devono poter contare su strutture e servizi vicini, territoriali, che siano anche efficienti, e che abbiano come funzione non solo quella curativa e riparativa ma anche quella preventiva. Educare e formare alla prevenzione significa infatti risparmiare sui costi e investire sui benefici che un modello di vita più sana può rappresentare non solo per il singolo individuo ma per l’intera collettività.

La terza parola è: lotta alle disuguaglianze. Anche nella lotta al Covid abbiamo assistito a profonde differenze nella risposta che il sistema sanitario, pubblico e privato, ha saputo dare. Questo contraddice la natura universalistica del diritto alla salute. La tecnologia, la scienza, la ricerca devono ridurre le disuguaglianze, non aumentarle. La sfida, allora, per esperti, medici, giuristi, economisti, politici e istituzioni resta la stessa che citai già in occasione di un precedente congegno promosso sempre dalla Mida Academy: come governare lo sviluppo di ogni forma sempre più sofisticata di intelligenza artificiale per orientarlo all’interesse generale.

È una sfida immane, che deve vedere fianco a fianco governi e politica con mondo della ricerca, pubblico e privato, imprese, università.

Grazie quindi per questa importante opportunità di confronto di cui seguirò con interesse, come fatto fino ad oggi, tutti gli sviluppi.

Valeria Fedeli

Tag:innovazione, intelligenza artificiale, salute